I Canova, band dell'Altomilanese, si raccontano a Settegiorni

I Canova sono una band indie pop dell'Altomilanese con all'attivo 120 date, due singoli da più di un milione di clic e un album d'esordio.

I Canova, band dell'Altomilanese, si raccontano a Settegiorni
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Il cantante, Matteo Mobrici, ha deciso di raccontare, a nome di tutta la band Canova, la loro storia al nostro giornale Settegiorni Legnano Altomilanese, in edicola da venerdì 11 maggio.

I Canova

Matteo Mobrici, Federico Laidlaw, Fabio Brando e Gabriele Prina sono quattro giovani ragazzi con un’unica passione: la musica. Il cantante, Matteo Mobrici, ha deciso di raccontare, a nome di tutti, la loro storia. Provenienti da diversi gruppi musicali amatoriali locali, si sono uniti in un unico corpo nel 2013. Senza perdere tempo hanno iniziato a calcare ogni tipo di palco pur di fare esperienza “Abbiamo cominciato subito a fare canzoni nostre in italiano e a rodare per i locali della zona. A noi interessava imparare a stare sul palco, a riuscire a gestire i concerti.” Come una metamorfosi naturale è nato il primo disco “Avete ragione tutti” del 2016 per la casa discografica Maciste Dischi. “Non siamo partiti con delle intenzioni, volevamo solo suonare canzoni insieme”. Le difficoltà per arrivare a questo trampolino di lancio non sono mancate come ad esempio la gavetta in locali semivuoti e la quasi impossibilità di fare breccia nel cuore di clienti troppo ubriachi per apprezzare ciò che stavano ascoltando. Ma questo ambiente poco riconoscente alla band è stato un ottima palestra di vita per i giovani Canova. “Non avevamo niente da perdere e ci siamo buttati. Avevamo vite molto noiose, non avevamo hobby come ad esempio andare a giocare a calcio. Per noi vederci e suonare era come per gli altri correre dietro ad un pallone. E’ una valvola di sfogo”.

L’inquietudine della giovinezza, l’inesperienza e la voglia di raggiungere un qualcosa di ancora  sconosciuto ha rafforzato indissolubilmente il loro legame. “Dopo il primo disco abbiamo iniziato a credere a questo progetto fino in fondo. Ci è capitata nelle mani una cosa che piace al pubblico quindi abbiamo semplicemente ringraziato e abbandonato tutto: lavoro, studi e quant’altro. Ci siamo dedicati in totum alla nostra musica”. Sostenuti da famigliari e amici hanno intrapreso la carriera tanto ambita dai ragazzini di ogni generazione. “Siamo una sorta di precari con una dose di adrenalina in più”, questa la frase con cui Matteo risponde alla domanda sul futuro della band. Ragazzi che raccontano con le loro canzoni altri ragazzi, ragazzi che suona su palchi importanti come per il Concerto del Primo Maggio a Roma e ragazzi che raggiungono il sold out all’Alcatraz di Milano. I Canova sono tutto questo e molto altro, sono ragazzi con i piedi ben piantati a terra “Non vogliamo fare le star di instagram o i fashion di qualcosa”. Nel cappello magico del futuro c’è nascosto un nuovo disco in procinto di realizzazione. Un progetto top secret che il pubblico non vedere l’ora di trovare sugli scaffali dei negozi di dischi e che non vede l’ora di essere posizionato nelle camerette di Matteo, Federico Fabio e Gabriele accanto al primo cd che li ha portati alla ribalta.

 

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