Impianto di smaltimento a Legnano: la replica alle critiche

AMGA Legnano SpA, AEMME Linea Ambiente srl e Asja Ambiente Italia SpA rispondono alle rimostranze dei comitati.

Impianto di smaltimento a Legnano: la replica alle critiche
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Impianto di smaltimento a Legnano: dopo le dichiarazioni di netta contrarietà nei confronti del futuro impianto Forsu (rilasciate dal Gruppo di quartiere San Paolo e dal Laboratorio di Quartiere Mazzafame), AMGA Legnano SpA, AEMME Linea Ambiente srl e Asja Ambiente Italia SpA hanno provveduto a fornire la loro versione.

Impianto di smaltimento: la replica alle critiche

“Il trattamento dei rifiuti organici non è un’idea delle predette società, né “un puro e semplice affare per sfruttare gli incentivi statali”, ma risponde ad uno dei punti contemplati nel Piano di Azione sull’Economia Circolare promosso dall’Unione Europea: il processo chiude, infatti, il ciclo-vita dei rifiuti organici e riduce in modo significativo l’impatto di tali rifiuti sull’effetto serra. Nel dettaglio, l’attività dell’impianto che sarà realizzato a Legnano consiste nel trattamento della frazione organica dei rifiuti mediante processo di digestione anaerobica e successiva produzione di compostaggio. La soluzione proposta da tale progetto intende rispondere a diverse esigenze, ottemperando a quanto previsto dalla normativa vigente in merito alla raccolta differenziata dei rifiuti organici, con conseguenti vantaggi in termini di produzione di energia da fonte rinnovabile, riduzione dei volumi di rifiuti da conferire in discarica e riduzione dei flussi di percolato generati in discarica da inviare alla depurazione. Non a caso, la direzione strategica verso cui si muove il sistema di gestione dei rifiuti è il miglioramento alla fonte della qualità delle matrici riutilizzabili. In questo contesto assume una funzione sempre più importante il trattamento della frazione organica dei rifiuti mediante l’integrazione della digestione anaerobica con il compostaggio, che consente di ottenere sia compost di qualità che biometano”.

La digestione anaerobica

“Rispetto al tradizionale compostaggio, il processo di digestione anaerobica consente sia una migliore “igienizzazione” del compost (grazie alla riduzione del contenuto di patogeni e dei semi di infestanti), sia un contestuale miglioramento delle sue proprietà fertilizzanti (in tale modo si evita il ricorso a fertilizzanti chimici).
Inoltre, il processo integrato di digestione anaerobica e compostaggio permette di trasformare in biogas la sostanza organica volatile che, in un processo esclusivamente aerobico, sarebbe in massima parte destinata ad ossidarsi a CO2 e a disperdersi in atmosfera. Ciò significa che il processo integrato ha la capacità di ridurre di quasi il 90% le emissioni di CO2 rispetto al tradizionale compostaggio. Il compost di qualità prodotto dal futuro impianto legnanese sarà frutto di più passaggi di selezione e vagliatura, ad opera di macchinari altamente efficienti. Giova, peraltro, precisare che si partirà da una tipologia di Forsu che presenta già un livello molto basso di impurità (intese come sostanze diverse da quelle che dovrebbero comporre l’umido)”.

Aumento del traffico e informazione ai cittadini

“In merito alle preoccupazioni dei due comitati relative al presunto aumento del traffico veicolare legato alla presenza del futuro impianto, poco o nulla cambierà rispetto alla situazione attuale: l’asse stradale di via Novara è, infatti, un’arteria che sopporta oltre 20 mila passaggi giornalieri. Il traffico determinato dal futuro impianto inciderà nella misura dell’1% (percentuale che aumenterà limitatamente al periodo in cui l’impianto sarà in costruzione, come sempre avviene nel caso di cantieri aperti). Riguardo al tema informazione, si ricorda che il 5 dicembre 2017 è stato organizzato un incontro con i cittadini, in occasione del quale il progetto è stato presentato nei dettagli dalle società promotrici, che si sono rese disponibili a rispondere alle domande dei comitati. Un vero e proprio confronto tra le parti, segnale di disponibilità al dialogo e, soprattutto, di trasparenza. Come promesso, in collaborazione con l’assessorato all’Ambiente del Comune, in autunno saranno messi in calendario due incontri pubblici a beneficio della cittadinanza e, in particolare, dei quartieri San Paolo e Mazzafame: i tecnici saranno disponibili per illustrare i vari dettagli e per rispondere a tutte le domande, chiarendo gli eventuali dubbi. Tutto ciò per ribadire che non esiste alcuna volontà di sottrarsi al confronto, né di creare una cappa di silenzio”.

In evidenza una foto di archivio di un impianto di compostaggio.

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