Intervento d'avanguardia all'ospedale di Legnano

L'équipe di chirurgia maxillo-facciale ha asportato un tumore maligno alla lingua di una paziente e gliel'ha ricostruita prelevando una parte di cute della coscia.

Intervento d'avanguardia all'ospedale di Legnano
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Intervento d’avanguardia all’ospedale di Legnano, dove l’équipe di chirurgia maxillo-facciale ha asportato un tumore maligno alla lingua di una paziente e gliel’ha ricostruita prelevando una parte di cute della coscia.

Intervento d’avanguardia dell’équipe di chirurgia maxillo-facciale

Martedì 16 luglio 2019 è stato asportato un tumore maligno del bordo linguale di una donna di 47 anni. La paziente, affetta da una grave forma di neoplasia maligna, è stata sottoposta all’ospedale di Legnano a un lungo e delicato intervento chirurgico, eseguito dall’equipe di chirurgia maxillo-facciale diretta dal dottor Donato Frattini, e dai suoi collaboratori, tra cui il dottor Stefano Paulli, con il supporto di tre turni di medici e infermieri di diverse unità. Per collaborare alla riuscita di questo importante intervento è giunto a Legnano anche il dottor Stefano Spanio di Spilimbergo, specialista maxillo-facciale di fama.

Tredici ore per asportare la lingua e ricostruirla

L’operazione chirurgica è durata 13 ore ed è consistita nell’asportazione del tumore mediante la resezione di tre quarti della lingua e lo svuotamento linfonodale latero-cervicale del collo. Contemporaneamente, è stata prelevata una parte di cute dalla coscia della paziente stessa, mediante una tecnica di microchirurgia che consiste nel trasferimento di un tessuto che conserva una connessione vascolare (lembo) che viene congiunto con i vasi del collo della paziente per ricostruire una nuova lingua. La paziente è in buone condizioni ed è ancora ricoverata nel nosocomio legnanese. Nelle prossime settimane effettuerà la riabilitazione del muscolo linguale e controlli post-operatori per evitare gravi complicazioni quali il rigetto.

Legnano all’avanguardia nella chirurgia ricostruttiva fin dagli anni ’80

Un intervento eccezionale perché pochi centri in Italia, soprattutto cliniche universitarie, sono in grado di eseguire interventi di questa portata e complessità, ma è da ricordare che già dagli inizi degli anni ’80, all’ospedale di Legnano, l’équipe diretta del professor Ezio Morelli ricostruiva la mandibola interessata da un tumore, utilizzando un lembo dell’osseo prelevato dal perone. Era il primo intervento di questo tipo che si eseguiva in Italia e da allora la chirurgia ricostruttiva è cambiata; oggi anche nell’Asst Ovest Milanese è possibile utilizzare innesti in biomateriali realizzati in 3D. La collaborazione di ingegneri informatici e chirurghi può essere risolutiva sugli interventi dove sono asportate zone del volto del paziente, inserendo innesti personalizzati per restituire la fisionomia iniziale.

 

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