Il sindaco al 4 Novembre: "Prima gli italiani? E' un inganno"

Durante la ricorrennza il sindaco di Rescaldina ha puntato il dito contro i nazionalismi: "Serve un'Europa unita e di pace"

Il sindaco al 4 Novembre: "Prima gli italiani? E' un inganno"
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“Prima gli italiani? E’ un inganno”: le parole di Michele Cattaneo di Rescaldina.

“Prima gli Italiani? E’ un inganno” al 4 Novembre

Quando ha preso la parola, domenica 4 novembre in occasione della celebrazione della festa delle Forze armate e fine della Prima guerra mondiale in piazza, il sindaco di Rescaldina Michele Cattaneo ha lanciato il suo messaggio: “Parole d’ordine: unità e pace. Vogliamo un’Italia unita, un’Europa unita”.
Pollice verso contro l’intolleranza: “La guerra è invasiva -, dalle cause lontanissime che però trovano sintesi nei nazionalismi e nella volontà di alcune nazioni di predominare sulle altre relegandole in seconda fila – ha affermato nel suo discorso -. ‘America first’, ‘l’America prima’, oppure il nostro casereccio ‘prima gli italiani’ non sono altro che il messaggio che qualcuno deve per forza venire prima degli altri. Ma questo è un inganno: se qualcuno viene prima ci sarà per forza un secondo o un terzo che vorranno a loro volta essere primi. E poi chi decide chi deve venire prima? Il più forte? Il più ricco? E’ la risposta a queste domande che genera i conflitti non solo tra gli Stati ma anche nelle nostre famiglie, nelle classi di scuola, nel nostro paese, in Italia e nel mondo. Anche la Seconda guerra mondiale poi troverà negli iniqui e ingiusti trattati di pace seguiti al 4 novembre nazioni schiacciate da altre nazioni che non vedono l’ora della vendetta, della riscossa o che vogliono mantenere il loro predominio e quindi ecco il nazismo in Germania, il fascismo in Italia, in Spagna”.

Il ruolo dell’Europa

“Usciti distrutti dalla Prima guerra mondiale e, ancora peggio, dalla Seconda ecco però un raggio di sole – ha proseguito il primo cittadino -. I governi dei paesi europei hanno un’intuizione: danno vita alla Comunità economica europea che poi sarà uno dei pilastri dell’Unione europea. La bandiera che consegniamo oggi alle scuole riporta 12 stelle che brillano nel cielo blu. Stelle in cerchio come simbolo di unità ma anche di equidistanza dal centro, nessuno è più avanti degli altri. Non c’è quindi nessun ‘prima gli italiani’ oppure ‘prima i tedeschi ma c’è un prendersi per mano, mettersi in cerchio, discutere alla pari per cercare le soluzioni. Un’intuizione che ha portato all’Europa 70 anni di pace, quasi nessuna delle persone presenti oggi infatti ha mai vissuto una guerra. Oggi questa pace sembra vacillare, ‘prima gli italiani’, ‘prima gli ungheresi’, ‘prima gli inglesi’ sono slogan che non lasciano presagire nulla di buono: perchè o camminiamo tutti insieme nella stessa direzione oppure prima o poi ci scontreremo, è matematico, è scontato che succeda”.
E ha aggiunto: “Se è in pericolo l’Europa è pericolo la pace. Stringiamoci tutti insieme, ribelliamoci a chi pensa all’Italia grande a discapito degli altri, sappiamo che questa è una strada senza uscita. Viva l’Unità, viva la pace!”.

I complimenti alle forze dell’ordine

“Ricordo con affetto e profonda gratitudine il lavoro dei carabinieri della nostra caserma – ha ricordato il sindaco -. Guidati dal luogotenente Dogliotti e dal suo vice maresciallo Mittica, si impegnano ogni giorno, in collaborazione con la nostra Polizia locale, per assicurarci sicurezza e tranquillità. Probabilmente in provincia di Milano nessuna caserma di queste dimensioni supera la nostra per numero di fogli di via e controlli su chi frequenta la nostra stazione e chi vuole delinquere nel nostro territorio. I carabinieri sono però ben più che repressione: sono vicinanza, accompagnamento, incontro. Mercoledì saranno infatti presenti a Rescalda, con la comandante della Polizia locale Dall’Orto, per incontrare gli anziani e aiutarli a difendersi dalle truffe di cui purtroppo sono spesso vittime”.

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