Rinasce l'affresco dei fratelli Lampugnani

Nella chiesa legnanese di Sant'Ambrogio è al lavoro un'équipe di restauratori di Brera.

Rinasce l'affresco dei fratelli Lampugnani
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Rinasce l’affresco dei fratelli Lampugnani nella chiesa di Sant’Ambrogio a Legnano.

Rinasce l’affresco di Sant’Ambrogio a cavallo

Continuano le visite che Fondazione comunitaria del Ticino Olona sta compiendo nei luoghi dove si concretizzano i progetti che vengono selezionati e finanziati. L’obiettivo è fare storytelling di quanto associazioni ed enti del terzo settore compiono grazie al loro impegno e all’aiuto della fondazione: un circolo virtuoso che va a tutto vantaggio del territorio e permette a tutti i cittadini di usufruire di beni e servizi che altrimenti sarebbero preclusi. “In questa occasione – spiega il presidente della Fondazione Salvatore Forte -, la visita ci ha portato nella bellissima chiesa di sant’Ambrogio. Nella navata di sinistra della chiesa di Sant’Ambrogio, la più antica di Legnano, si può ammirare il grande affresco dei fratelli Lampugnani, che nel 17° secolo ebbero l’incarico di rappresentare Sant’Ambrogio a cavallo, ricevuto dai dignitari di Milano dopo la sua acclamazione a vescovo”. In condizioni problematiche, l’opera è ora in restauro grazie al progetto, finanziato dalla Fondazione, del Collegio dei capitani delle contrade del Palio di Legnano che proprio in questa chiesa ha la sua sede originaria e dove si svolge l’investitura del gran maestro. Siamo andati a vedere lo stato dell’arte – prosegue Forte -, e abbiamo chiesto ad Anna Lucchini, restauratrice che insegna all’Accademia di Brera, di raccontarci come stanno andando i lavori”.

All’opera i restauratori dell’Accademia di Brera

“Sono qui coi miei studenti del terzo e quarto anno – ha dichiarato la professoressa -, con due ragazze che faranno la tesi su questo quadro e due miei assistenti. Abbiamo trovato l’affresco in condizioni pessime, per vari motivi: le infiltrazioni dal basso, che adesso sono state risanate grazie all’impianto installato dalla Domodry, hanno portato sulla superficie un quantitativo ingente di sali inquinanti che si sono cristallizzati deteriorando gran parte del colore nella parte inferiore. Altri problemi sono stati creati dai vari restauri succedutisi nel tempo. Siamo all’inizio, però abbiamo già operato la desalinizzazione di tutta la superficie con degli impacchi, stiamo rimuovendo le stuccature e abbiamo riportato alla luce la cornice originale, coperta da tre strati di pittura posteriore. Siamo in attesa del benestare della Sovrintendenza alla metodologia che stiamo individuando per procedere alla pulitura definitiva”.

“Un’opera importante sarà restituita alla collettività”

“Il lavoro procede con passione e professionalità – conclude il presidente Forte – e siamo sicuri che il risultato sarà di alto profilo e un’opera bella e importante sarà restituita alla collettività”.

 

 

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