Vaccini, oggi scadono i termini per le comunicazioni alle Asl. Multe in vista?

Il 30 aprile era stato fissato come ultimo giorno utile per trasmettere la documentazione fornita da genitori per gli obblighi vaccinali alle Asl.

Vaccini, oggi scadono i termini per le comunicazioni alle Asl. Multe in vista?
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Giornata decisiva oggi sul fronte vaccini. Il 30 aprile infatti era stato fissato come ultimo giorno utile per trasmettere la documentazione fornita da genitori, tutori o affidatari per gli obblighi vaccinali alle Asl.

Vaccini, oggi scadono i termini per le comunicazioni dei presidi. Multe in vista?

Una scadenza fondamentale visto che per nidi e materne la presentazione della documentazione rappresenta un passaggio fondamentale per l’accesso alle strutture. Ben diversa la situazione per gli altri gradi di istruzione dove, per gli alunni non ancora vaccinati non è prevista l’esclusione. Viene invece attivato un protocollo speciale che consente di avviare un colloquio con i genitori del bambino per poi procedere al recupero del piano vaccinale. Con il rischio, in caso di ulteriore inadempienza, di incorrere in sanzioni amministrative (da 100 a 500 euro).

La copertura vaccinale cresce

Intanto però dal Ministero arrivano buone notizie sul fronte copertura. Grazie al piano di intervento messo a punto nella maggior parte delle Regioni, 11 su 21, è stato raggiunto l’obiettivo di immunizzare almeno il 95% dei nuovi nati con il vaccino esavalente, quello cioè che protegge contro malattie gravissime come polio, difterite e tetano.  Sono aumentate poi le vaccinazioni con il quadrivalente (morbillo, parotite, varicella e rosolia+4%) e nel Lazio è stata raggiunta la quota del 95% di bimbi immunizzati.

Soddisfazione del Ministero

Soddisfazione per gli effetti delle misure straordinarie messe in atto nel corso del 2017 è stata espressa dal Ministero: in particolare “per la capacità di riorganizzarsi in pochissimo tempo e rispondere a una domanda di vaccinazione considerevolmente aumentata per ottemperare la nuovo obbligo vaccinale”. Tutto ciò, conclude il Ministero, è riuscito “ad arrestare il trend in diminuzione delle coperture vaccinali”.

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