Controlli al mercato: multa sui rifiuti e lavoratori in nero

Gli agenti della Polizia locale, dopo una multa a un banco ortofrutticolo, hanno fatto un sopralluogo con l'Ispettorato del Lavoro.

Controlli al mercato: multa sui rifiuti e lavoratori in nero
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Controlli al mercato del giovedì a Castano Primo: da una sanzione per rifiuti su suolo pubblico, gli agenti di Polizia locale scoprono lavoratori in nero.

Controlli al mercato: la multa per rifiuti sul suolo pubblico

A seguito di accertamenti degli agenti della Polizia locale di Castano Primo, nelle scorse settimane era stata elevata una sanzione amministrativa nei confronti del titolare di un banco ortofrutticolo durante le bancarelle del giovedì in piazza Ardizzone. La multa era partita perché, al termine dell’orario di vendita, il titolare lasciava la postazione assegnata senza raccogliere i rifiuti. Ma l’attività dei poliziotti locali non si è limitata a questo perché gli operanti avevano notato anomalie durante la vendita dei prodotti.

Il sopralluogo con l’Ispettorato del Lavoro

Raccolti tutti gli elementi utili, il Comando di Polizia locale ha predisposto un servizio congiunto con la sezione meneghina dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e, lo scorso giovedì 28 marzo 2019, ha effettuato un sopralluogo congiunto. A coordinare l’attività il vicecomandante Paolo Gaia, coadiuvato dal sovrintendente Liguori esperto di polizia commerciale.

Il blitz

Durante il blitz sono stati identificati tre extracomunitari dediti all’attività di vendita alimentare. Dagli accertamenti effettuati in materia del lavoro dagli ispettori sono emerse poi alcune anomalie, mentre dal controllo documentale di polizia sono emerse irregolarità sulla posizione di permanenza sul territorio nazionale.

Le identificazioni

Ecco quanto riscontrato dalla Polizia locale: il coadiuvante che materialmente nelle settimane precedenti reggeva  l’attività risultava un 38enne di origini del Bangladesh con permesso di soggiorno scaduto e destinatario già di un ordine di espulsione dall’Italia da parte del questore, pertanto gli è stato notificato tale provvedimento esecutivo con l’ordine a raggiungere la frontiera entro un numero definito di giorni. Uno dei lavoratori  di origine marocchina di 34 anni è risultato destinatario di rigetto del permesso di soggiorno e nei confronti dello stesso è stato redatto biglietto d’invito a presentarsi presso l’Ufficio Immigrazione della Questura. L’altro soggetto, anch’esso irregolare, di 30 anni e origine del Bangladesh  è risultato destinatario di decreto di revoca della misura di accoglienza, pertanto gli agenti gi hanno notificato il decreto a suo carico da cui decorrono i 60 giorni per poter proporre ricorso.

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