Corruzione a Legnano: l'avvocato chiede la scarcerazione di Cozzi

Le parole di Giacomo Cozzi, difensore di Maurizio Cozzi, vicesindaco di Legnano e al momento unico in carcere.

Corruzione a Legnano: l'avvocato chiede la scarcerazione di Cozzi
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Corruzione a Legnano: l’avvocato Giacomo Cozzi, legale del vicesindaco Maurizio Cozzi, chiede la scarcerazione del suo assistito.

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Corruzione a Legnano: chiesta la scarcerazione per Cozzi

“Il tema di questo procedimento è questo: è lecito o non è lecito, per nominare figure apicali in società partecipate dal Comune, verificare prima che ci siano professionisti qualificati, al fine di avere partecipati idonei al concorso pubblico? Non ci ho messo mio cugino, mio zio, la persona indicata dal partito”. A parlare così è l’avvocato Giacomo Cozzi, legale di fiducia del vicesindaco di Legnano Maurizio Cozzi (in carcere da giovedì 16 maggio 2019 per tre turbative d’asta), al termine dell’interrogatorio di garanzia svoltosi nella mattinata di lunedì 20. “Per ciascun episodio sotto esame – prosegue il difensore -, il mio assistito ha spiegato come e perché è avvenuto l’iter burocratico-amministrativo. Se poi questo sarà ravvisato come reato vedremo. Il magistrato ovviamente è libero di interpretare la norma come meglio crede, Quel che è certo è che dopo l’interrogatorio Cozzi è apparso sollevato, perché ha avuto la possibilità do spiegare il suo agire. Io personalmente sono contento dell’esito e fiducioso che venga fuori la verità, e auspico che succeda nel più breve tempo possibile”.
Proprio oggi l’avvocato Giacomo Cozzi ha protocollato le dimissioni del vicesindaco e, dopo che quest’ultimo è stato sentito dal gip Piera Bossi, ha chiesto la scarcerazione del suo assistito, o in subordine gli arresti domiciliari. “Ora il giudice ha cinque giorni di tempo per decidere – conclude il legale -, spero che accolga la nostra richiesta, anche perché, dopo le dimissioni, Maurizio Cozzi è tornato un privato cittadino azzerando l’eventuale rischio di reiterazione del reato o inquinamento delle prove”.

Ecco cosa è successo

L’Operazione Piazza Pulita è iniziata nel marzo 2018. Su ordine della Procura di Busto Arsizio le fiamme gialle dalle prime ore di oggi, giovedì 16 maggio, stanno eseguendo numerose perquisizioni e un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale bustocco, nei confronti di tre soggetti indagati a vario titolo per turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e corruzione elettorale. Interessati sono il sindaco di Legnano Gianbattista Fratus, l’assessore e vicesindaco Maurizio Cozzi e l’assessore ai Lavori Pubblici Chiara Lazzarini. A Fratus e a Lazzarini sono stati concessi gli arresti domiciliari mente Cozzi è in carcere. La richiesta di custodia cautelare è stata presentata al Gip prima di Pasqua e l’ordinanza cautelare è stata depositata questa settimana. Durante le indagini dell’Operazione Piazza Pulita è anche emerso che in occasione delle elezioni amministrative del 2017 per il rinnovo del consiglio comunale di Legnano, Fratus ha promesso ad un candidato escluso al primo turno un incarico in una società pubblica in cambio de suo appoggio elettorale. in sede di ballottaggio. Promessa che è stata poi mantenuta da entrambi. La figlia del candidato infatti è stata assunta da Aemme Linea Ambiente S.r.l.

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