“Cause e conseguenze dei cambiamenti climatici” col Gat

Lunedì sera al Grassi di Tradate la conferenza del gruppo astronomico apre il festival della cultura 2019 dedicato al clima.

“Cause e conseguenze dei cambiamenti climatici” col Gat
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Importante serata del Gat a Tradate lunedì sera al Grassi. Bignami e Guaita parleranno si tema “Cambiamenti climatici, cause terresti ed extraterrestri”.

Il Gat apre la settimana del Festival della cultura

Nell’ambito del Festival 2019, che il Tavolo della Cultura ha voluto quest’anno dedicare al clima, il Gat ha deciso di offrire il suo contributo con una serata a due voci  di altissima attualità su questo tema. Lunedì 8 aprile alle 20. 30 al Grassi Cesare Guaita (Presidente del GAT) e Luigi Bignami (geologo molto noto a livello televisivo) parleranno sul tema: “Cambiamenti climatici, cause terresti ed extraterrestri”.

Le variazioni climatiche sono sempre avvenute

La parte ‘extraterrestre’ sarà inizialmente discussa dal presidente Guaita. Il fatto è che,  nella lunga storia della Terra  le variazioni climatiche  sono sempre avvenute, per periodi di migliaia o milioni di anni. E il Sole, fonte primaria dell’energia che la Terra riceve,  è sempre stato coinvolto o direttamente o indirettamente in questi fenomeni. “Per esempio – spiega Guaita –  durante il famoso minimo di Maunder (1645-1715) il Sole presentò un’attività ridottissima (macchie quasi assenti) accompagnata, sul nostro pianeta, da una lunga serie di inverni rigidissimi ed estati fresche e piovose. In altri casi il Sole si comporta normalmente, ma è la Terra a raccogliere in maniera anomala la sua energia. Di questo fatto si accorse all’inizio del secolo scorso l’astronomo jugoslavo Milutin Milankovitch, costruendo una teoria armai accettata da tutti. In sostanza Milankovitch  si accorse che i parametri principali dell’orbita terrestre presentano delle variazioni periodiche dovute  all’interazione con la Luna  e gli altri pianeti. Per esempio l’orbita della Terra, attualmente circolare, diventa decisamente ellittica ogni 100 mila anni,  l’ inclinazione dell’asse terrestre (ora di 23,5°) subisce delle variazioni del 10% ogni 40 mila anni, infine lo stesso asse terrestre presenta un movimento processionale a cono della durata di 26.000 anni.  Mescolando questi tre fattori, ne esce una periodicità complessa che combacia abbastanza bene con variazioni climatiche del passato determinate per esempio dall’analisi dei gas inglobati in profonde calotte di ghiaccio raccolte in Antartide.

 

 La Terra si scalda: un grado in più negli ultimi 100 anni

“Va comunque ribadito che le ‘paleo’ variazioni climatiche del passato  si sono sempre innescate molto lentamente, ossia si sono esplicitate su scale temporali di migliaia o milioni di anni”, ribadisce Guaita. La situazione attuale della Terra è invece molto diversa e questo sarà  il succo dell’ intervento di Bignami. “Il problema è che, sulla Terra, si è  avuto un incremento di 1° di temperatura velocissimo,  in soli 100 anni, correlato ad un altrettanto veloce raddoppio nello stesso tempo dell’anidride carbonica (ora superiore a 400 parti per milione), dopo che questo gas si era mantenuto costante per  oltre 2 mila anni.  – argomenta Bignami – Siccome questo gas  (ben noto per il suo effetto di trattenimento di calore in atmosfera) ha cominciato ad aumentare  esattamente con l’ inizio dell’era industriale il 98% degli studiosi è convinto che la causa sia di tipo antropico, quindi legata all’attività umana.

Le conseguenze del riscaldamento globale

E le conseguenze di questo riscaldamento globale sono davvero nefaste sul clima. Vengono infatti sistematicamente aggravati tutti i fenomeni di per se stessi già estremi:  per esempio i cicloni sono aumentati di numero e di intensità,  le zone temperate tendono a desertificarsi, le piogge sono spesso delle valanghe d’acqua brevi ma distruttive.

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