Bricoman lascia Vedano e trova casa a Venegono

Dall'operazione opere per circa 740mila euro.

Bricoman lascia Vedano e trova casa a Venegono
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Dopo l’addio al progetto con Decathlon per la riqualificazione dell’ex Sottrici, Bricoman si prepara a stabilirsi a Venegono Inferiore lungo la Varesina.

Bricoman a Venegono Inferiore

Un’area da 20mila metri quadrati e una superficie di vendita di circa 5mila, accanto alla Varesina all’incrocio con via Galizia. Sarà qui, a Venegono Inferiore, che sorgerà il nuovo negozio Bricoman. A distanza di quasi due anni dall’addio al progetto con Decathlon per l’area del Ponte di Vedano, l’operatore specializzato in edilizia torna in provincia di Varese. I contatti, a quanto appreso dal Comune, sono iniziati a giugno, mentre il primo progetto pubblicato, approvato quindi dal Municipio, è di un paio di settimane fa.

Oneri e opere per quasi 740mila euro

“Un vero affare”. Così ha definito l’operazione il sindaco Mattia Premazzi: solo per quanto riguarda gli oneri di urbanizzazione si parla di opere per quasi 740mila euro. Solo da questo primo accordo, al netto quindi da eventuali richieste in sede di Conferenza Provinciale dei Servizi, Bricoman a Venegono per ottenere il permesso a costruire e l’autorizzazione alla vendita dovrà occuparsi di diverse opere. Per quanto riguarda la viabilità, realizzerà una rotonda all’incrocio tra la Varesina e via Galizia, strada di cui dovrà asfaltare il primo tratto così come in via delle Vigne. Poi, asfalto anche per la via Vecchia Milanese e completamento della rete fognaria fino al confine con Lonate Ceppino. Infine, realizzazione del primo lotto della riqualificazione di piazza Ciro Menotti per 250.500 euro. Ma il Comune ci guadagnerà anche 11mila metri quadrati di terreno al Prà Castello, acquistati e donati al Municipio da Bricoman in cambio di nuova volumetria per il comparto.

L’opposizione: “non ne sapevamo nulla, zero trasparenza”

Le risorse ottenute dall’operazione Bricoman a Venegono saranno protagoniste del Bilancio previsionale del 2019, approvato venerdì scorso in consiglio comunale. Contrarie le opposizioni: “Abbiamo saputo del progetto solo 10 giorni fa, con oltre 600 pagine di materiale da leggere e studiare per il Bilancio – ha lamentato Franco Cremona, Venegono da Vivere – Eppure, i primi documenti risalgono a giugno. Da allora non è stata convocata nessuna commissione, non ci è mai stato detto nulla del progetto. Un comportamento inaccettabile e antidemocratico. In commissione avremmo potuto contribuire per quanto riguarda le opere richieste a Bricoman, che non riteniamo prioritarie. Non si pensa nemmeno alle ricadute sul commercio: un negozio del genere metterà in ginocchio i nostri negozi che oggi riforniscono il mondo dell’edilizia”.

Il sindaco: “Tutto secondo le regole”

Accuse cui ha risposto il sindaco Mattia Premazzi: “Non si andrà a fare nulla di diverso da quanto previsto dal Piano di Governo del Territorio, infatti non sarà necessaria alcuna variazione urbanistica, non c’è stato nulla di antidemocratico. In questi sei mesi abbiamo trattato con l’operatore, ottenendo circa 70mila euro di opere aggiuntive rispetto gli oneri previsti e opere importanti per il paese, specialmente per la zona industriale e chi vive lungo la Varesina che spesso lamenta di sentirsi ‘cittadino di serie b’. Per quanto riguarda il commercio ci abbiamo pensato: non a caso negli ultimi consigli comunali è stato approvato un regolamento che vincolerà l’operatore a sottostare agli standard richiesti dalla Conferenza Regionale dei Servizi per le grandi strutture di vendita (la via seguita ad esempio dall’ex Fornace di Tradate) pur non rientrando in quella categoria. Vincoli che si traducono in risorse che impiegheremo come previsto per il commercio”.

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