Confronto tra candidati, le parole di "Io sto con Busto e Olcella"

Una “ricostruzione fantasiosa” e “dettata dalla necessità di fare propaganda scorretta”.

Confronto tra candidati, le parole di "Io sto con Busto e Olcella"
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‘Io sto con Busto e Olcella’ ha giudicato così le affermazioni fatte dalla prima cittadina e candidata Susanna Biondi in merito alla non organizzazione del dibattito tanto atteso.
Secondo Biondi, infatti, “il rigetto del faccia a faccia ha tutta l’aria di essere una ‘fuga’ da un confronto in cui tanto D’Angelo (il candidato sindaco di ‘Io sto con Busto e Olcella’, Roberto D’Angelo, ndr), protagonista di una campagna elettorale incerta e condotta da altri, quanto Pirazzini (Angelo Pirazzini, candidato del ‘Centro Destra Unito’, ndr), debole nel programma, come nei cinque anni della propria Amministrazione, avrebbero annaspato”.

Le dichiarazioni della lista civica

La lista civica guidata da D’Angelo aveva difeso la propria decisione di non accettare l’invito al dibattito dichiarando di avere un “fitto calendario”. E adesso, venerdì 24 maggio, a due giorni dal voto, il gruppo ha scelto di ribattere nel merito.
In un comunicato si legge: “Avere un’agenda piena di impegni, meglio di incontri con cittadini e organizzazioni che operano sul nostro territorio, non può essere una colpa, così come non può essere una colpa mantenere gli impegni assunti. Piuttosto ci domandiamo come mai il sindaco uscente Biondi, nonostante il ruolo istituzionale e la campagna elettorale, abbia un’agenda così priva di incontri.
Comunque tranquillizziamo il sindaco che i cittadini di Busto Garolfo e Olcella, attraverso i numerosi incontri ed eventi, le informazioni fornite dai giornali e i social media, si stanno facendo un’idea su chi scegliere come sindaco.
Ribadiamo che ridursi a chiedere un confronto pubblico a ridosso del termine della campagna elettorale e non subito dopo la presentazione delle liste e dei relativi candidati sindaci, lascia molto ma molto perplessi.
Noi siamo abituati a mantenere gli impegni con le persone e questo vale sia per gli incontri, sia per ciò che è scritto nel nostro programma”.

“Si vota per parentela e amicizia”

Ma, prima del comunicato ufficiale, erano stati alcuni sostenitori della lista – e persino un suo candidato, Marco Caponi – a ‘difendere’ il gruppo sui social. E lo stile adottato non è stato dei più eleganti.
“Sanno solo utilizzare la fogna (poi corretto dallo stesso candidato in gogna) mediatica – si legge in un commento del candidato a un articolo da noi pubblicato sul mancato dibattito -. Chi si affida ai comunicati stampa di sti cialtroni è giusto che li voti. Ma come si piò dire che è stato rifiutato il faccia a faccia? Come una sinistra che si rispetti, hanno la stampa amica e montano processi e pagliacciate mediatiche che colpiscono, ma chi abbocca a ste cavolate, veramente, dovrebbe farsi vedere da uno bravo!”.
Secondo un sostenitore della lista, Sergio Nicelli, in ogni caso, il dibattito sarebbe stato inutile, perché tanto alle urne “vai per parentela, per amicizia o per conoscenza”

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