Difensore civico regionale: bocciata la mozione di revoca

La maggioranza di centrodestra è uscita dall'aula e non ha partecipato alla discussione. "Una vergogna" per Olgiati e Bussolati.

Difensore civico regionale: bocciata la mozione di revoca
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Il difensore civico regionale Carlo Lio resta al suo posto.

Difensore civico regionale: bocciata la mozione Pd-M5s

Nella seduta di martedì 15 ottobre 2019, il Consiglio regionale ha infatti discusso e bocciato la mozione promossa dal Movimento 5 stelle e dal Partito democratico che chiedeva la revoca dell’incarico a Lio, accusato di abuso d’ufficio dalla procura di Busto Arsizio per la surroga di un consigliere comunale di Legnano (provvedimento che ha consentito all’Amministrazione guidata dal sindaco Gianbattista Fratus di continuare a governare nonostante il parlamentino cittadino non avesse più i numeri). Il documento ha incassato 39 voti contrari, 31 favorevoli e un’astensione. Al dibattito non hanno partecipato i gruppi di centrodestra.

Olgiati: “Un atteggiamento vergognoso”

“La mozione è stata respinta e la maggioranza (Lega-FI-FdI) non si è nemmeno presentata in aula per discuterla – spiega l’onorevole legnanese Riccardo Olgiati (M5s) -. Un atteggiamento vergognoso ma che capisco perché l’imbarazzo di dover difendere un personaggio che oggi è indagato per abuso d’ufficio a seguito di quanto fatto è grande. Questa è l’ennesima dimostrazione che abbiamo fatto un lavoro inattaccabile sotto tutti i punti di vista. È veramente un peccato vedere che chi sbraita in tv chiedendo pieni poteri ed il voto degli italiani all’occorrenza non solo difenda con tutti i mezzi possibili poltrone di un certo valore economico come quella del difensore civico ma lo abbia anche usato illegittimamente per fare di tutto per non far votare i cittadini di Legnano”.

Bussolati: “Hanno voluto difendere l’indifendibile”

“Oggi in aula abbiamo discusso la mozione Pd-5Stelle per sfiduciare il difensore civico Carlo Lio – commenta Pietro Bussolati, consigliere regionale dem e membro della segreteria nazionale del Partito democratico con delega a Imprese e Professioni – che ha mancato di rispetto al proprio ruolo di tutela di tutti i cittadini, assecondando la volontà di una parte politica, sotto elezioni europee e cercando di salvare il sindaco e segretario leghista Fratus, poi arrestato. Carlo Lio ha surrogato i consiglieri leghisti dimessi per non far cadere il Comune, dopo aver ricevuto pressioni dallo stesso Fratus e dagli altri due assessori leghisti poi arrestati insieme al sindaco, come dimostrano le intercettazioni. Mentre noi discutiamo la mozione, la maggioranza di destra è uscita dall’aula ed è stata fuori durante tutta la discussione, incapace di dialogare. Lio rimarrà al suo posto, per la volontà del centrodestra a guida leghista di difendere l’indifendibile”.

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