Dimissioni, il Pd appoggia la richiesta dei Comuni soci più piccoli sul caso Accam

Per i dem legnanesi è ora di "prendere le distanze da una modalità verticistica e clientelare di gestione della cosa pubblica".

Dimissioni, il Pd appoggia la richiesta dei Comuni soci più piccoli sul caso Accam
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Dimissioni immediate, il Pd di Legnano aderisce alla richiesta dei sindaci di Canegrate, Cardano al Campo, Castano Primo, Castellanza, Magnago, Olgiate Olona, Rescaldina e Vanzaghello rivolta al consiglio di amministrazione di Accam investito dalle misure cautelari della maxioperazione “Mensa dei poveri” che martedì 7 maggio 2019 ha portato all’arresto di 43 persone in Lombardia per tangenti.

“Si prendano le distanze da una modalità verticistica e clientelare di gestione della cosa pubblica”

“In riferimento alla bufera giudiziaria che ha coinvolto esponenti di primo piano di Accam, la società partecipata di gestione dei rifiuti dell’Alto Milanese, il Pd, nell’esprimere il più profondo rispetto per l’operato e i giudizi della Magistratura, aderisce alla richiesta dei Comuni soci più piccoli di dimissioni immediate del cda Accam quale forte segnale politico di presa di distanza da una modalità di gestione della cosa pubblica che nel tempo si è rivelata verticistica, clientelare e in spregio delle giuste domande di salvaguardia della salute provenienti dalle popolazioni interessate” si legge in un comunicato stampa che la sezione cittadina dei dem ha diffuso nella mattinata di lunedì 13 maggio.

“Un piano industriale ormai delegittimato”

“Non a caso – prosegue la nota – il Pd aveva a suo tempo votato per la chiusura dell’impianto nel 2021 e per un piano industriale che valutasse l’adozione di quelle nuove tecnologie che consentono una virtuosa e sostenibile economia circolare dei rifiuti. Con quale coraggio il cda di Accam, decapitato e privo di credibilità, chiede a tutti i Comuni soci di approvare un nuovo piano industriale ormai delegittimato?”

“Chiediamo al sindaco Fratus una ferma presa di posizione su questa vicenda”

“E i Comuni con le quote più significative (Legnano, Busto Arsizio, Gallarate) – concludono i dem della città del Carroccio – perché tacciono? Il Pd di Legnano chiede al sindaco Fratus una ferma presa di posizione su questa vicenda che non può che esplicarsi in una ufficiale richiesta di dimissioni del cda Accam”.

 

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