Insieme per la sicurezza: "Deponiamo le armi"

Il Pd di Legnano chiede alla maggioranza di centrodestra di superare le contrapposizioni elettoralistiche e lavorare insieme.

Insieme per la sicurezza: "Deponiamo le armi"
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Insieme per la sicurezza, al di là delle contrapposizioni elettoralistiche. A chiederlo è il Pd di Legnano.

Insieme per la sicurezza a Legnano, l’appello dei dem

“L’allarme lanciato dal Ministero sull’elevato livello di criminalità a Legnano, seppur con i dovuti distinguo, deve farci tutti seriamente riflettere, dimenticando contrapposizioni elettoralistiche che di certo non contribuiscono a migliorare la situazione”.  Lo afferma il Partito democratico in una nota stampa. “Gli slogan tipo ‘Legnano come il Bronx’ di due anni fa non sono serviti a far maturare nei cittadini consapevolezza e determinazione nell’affrontare i problemi, anzi hanno accentuato quel senso di insicurezza di cui oggi a ragion veduta, dopo aver toccato con mano la complessità dei problemi, parla il sindaco Gianbattista Fratus. E allora una volta per tutte si ‘depongano le armi’ e si comincino a condividere proposte e soluzioni”.

“Sediamoci tutti attorno a un tavolo e condividiamo le azioni da mettere in campo”

Secondo i dem legnanesi “basterebbe ripartire dall’Ordine del giorno votato a stragrande maggioranza nel Consiglio comunale del 20 dicembre 2016, in cui solo gli allora consiglieri Fratus della Lega e Gangemi di Fratelli d’Italia votarono contro. Quel documento fu il frutto di un precedente Consiglio comunale straordinario sulla sicurezza: perché non applicare anche oggi quel metodo di lavoro e di concertazione? L’Ordine del giorno individuava una lunga serie di azioni che l’Amministrazione comunale, in collaborazione anche con i cittadini, avrebbe messo in campo per reprimere ma soprattutto prevenire ogni forma di microcriminalità”. L’appello del Partito democratico pertanto è questo: “sediamoci di nuovo tutti intorno a un tavolo, maggioranza e minoranza, con forze dell’ordine, polizia locale, Consulte, parrocchie, associazioni volontarie e di categoria, contrade e, passo dopo passo, condividiamo le azioni da mettere in campo”.

“Bisognerebbe avere una città che ‘si cura’”

“Sarebbe opportuno innanzitutto – sottolinea il segretario pd Michele Ferrazzano – ribadire che la percezione di insicurezza non è solo automaticamente correlata al numero di atti criminosi ma anche all’insieme di criticità che la alimentano: illuminazione inadeguata, segni di degrado urbano e ambientale, sporcizia, bullismo e clandestinità, fattori endemici che non hanno colorazione politica e che sono stati e sono ovviamente in cima all’agenda di ogni Amministrazione”. Per il Partito democratico ne consegue che “per avere una città sicura bisognerebbe prima avere una città che “si cura” e che ha a cuore la qualità della vita dei suoi cittadini”. “Ecco perché – conclude la nota democratica – accanto a una serrata lotta alla delinquenza e all’illegalità occorrerebbe mettere in campo una progettualità di ampio e lungo respiro, che ponesse ai primi posti la pulizia della città, la salvaguardia dei beni pubblici, la valorizzazione e riqualificazione delle aree dismesse, così invadenti nei riguardi del tessuto urbano, il potenziamento e l’uso intelligente dell’illuminazione pubblica. Scelte che potranno essere più efficaci se saranno realizzate con la partecipazione attiva dei cittadini. Si superino le polemiche e si venga al sodo. Il Partito democratico c’è”.

 

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