La maggioranza perde un pezzo: Legnano futura all'opposizione

Lo strappo che era nell'aria da tempo si è consumato lunedì 19 novembre: Quaglia si è seduto tra i consiglieri della minoranza.

La maggioranza perde un pezzo: Legnano futura all'opposizione
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La maggioranza perde un pezzo durante il consiglio comunale di lunedì 19 novembre.

La maggioranza perde un pezzo: Stefano Quaglia tra i banchi dell’opposizione

Nessuna dichiarazione in aula ma un gesto molto eloquente ha caratterizzato l’apertura dell’ultima seduta del parlamentino cittadino legnanese. Stefano Quaglia, capogruppo della lista civica Legnano futura, non si è seduto nei banchi della maggioranza di centrodestra ma ha preso posto tra i consiglieri di opposizione, sedendosi tra Daniele Berti del Movimento X Legnano e Marco Bianchi di Insieme per Legnano. Uno strappo che era nell’aria, dopo l’aspro post pubblicato su facebook da Legnano futura giovedì 15 novembre, in seguito alla mancata elezione di Quaglia alla presidenza della commissione consiliare Attività economiche e produttive (ruolo che è stato affidato a Roberta Chiappa di Forza Italia).

“Esclusi dal governo della città”

“E’ ora di decidere – scriveva la lista civica appena quattro giorni fa -. Sin dall’inizio del mandato di questa amministrazione comunale abbiamo lavorato per la città. Abbiamo portato idee, proposte, progetti, ma quasi tutti sono rimasti nei cassetti di Palazzo Malinverni, se non finiti negli archiviatori rapidi che generalmente si mettono sotto la ogni scrivania. In giunta non ci hanno voluto. Avevamo proposto una donna istruita e competente in uno specifico settore. Ma fa niente, il nostro lavoro è proseguito comunque. Ora dopo mesi di silenzi, rifiuti, provvedimenti appresi dai giornali e mancanza di comunicazione, arriva il chiaro segnale che non siamo graditi in maggioranza. Oggi si eleggeva il presidente della commissione consiliare Attività economiche e produttive, ma non siamo stati ritenuti degni di avere nemmeno questo ruolo, che non dà alcun vantaggio in termini economici, perché il presidente di una commissione consiliare è un consigliere come gli altri. Come si può essere forza di maggioranza se in nessun modo, nemmeno marginalmente, si può partecipare al governo della città? Urgono decisioni, che Legnano Futura assumerà a valle di una scrupolosa verifica dell’attuazione del programma amministrativo a cui hanno dato fiducia i legnanesi nel 2017″.

 

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