Pd Tradate: "E' l'inizio di un percorso, non un fallimento"

Dalla sezione: "Nessuna segreteria a rischio, è un punto d'inizio e non la fine di un progetto".

Pd Tradate: "E' l'inizio di un percorso, non un fallimento"
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La segreteria cittadina del Pd Tradate commenta il risultato ottenuto alle elezioni amministrative.

Pd Tradate: “Progetto di rinascita, nuovo patto con gli elettori”

Un risultato non certo dei migliori e per cui festeggiare, con un grosso calo rispetto il 2017 e anche rispetto le elezioni europee, con circa 500 voti “persi”, probabilmente migrati verso Partecipare Sempre di Laura Cavalotti. L’ex alleato che, oggi, festeggia il secondo posto tra liste e partiti in città. Il Pd Tradate ora fa il punto di una campagna elettorale e un risultato alle urne che gli hanno fatto perdere due posti in consiglio comunale. “Ringraziamo tutti gli elettori che hanno sostenuto questo progetto di rinascita del centro sinistra – spiegano – Contiamo ora di avere il tempo necessario per meglio comunicare questo nuovo patto con gli elettori, fondamentale per costruire un’alternativa al centro destra. Il momento storico, nonché una divisione di venture per evitare la quale si è lavorato sino all’ultimo senza il successo sperato, hanno portato il Partito Democratico a riconfermare lo stesso numero di voti del 2012, anno in cui prendemmo le redini della città. Questa base dovrà essere una sorta di barriera corallina ove possano prospettare nuove istanze che miglioreranno le sorti future della città. Le parole chiave di questo nuovo corso saranno: rinnovamento, ascolto e massima apertura a tutti quanti ne vorranno far parte”.

Segreteria tranquilla

Nel frattempo però circolano le voci di una tempesta che si starebbe avvicinando alla segreteria cittadina di Jessica Vedovato e del suo vice Rolando Codato, capri espiatori di una sconfitta probabilmente inevitabile contro un centrodestra, e una Lega, al massimo della sua forza. “Noi siamo tranquilli – commenta Vedovato – Un anno fa  con le dimissioni dell’ex segretario Santi Raineri si era chiuso un ciclo, come lui stesso aveva spiegato, e solo a novembre, con un voto all’unanimità della sezione, il partito ha potuto ricominciare a lavorare per ricostruire il rapporto coi cittadini. E da allora, più volte e da più parti si è rimarcato che il risultato delle amministrative e il futuro di questa segreteria e di questo progetto non sarebbero stati legati. Risultato che, per altro, come detto è praticamente uguale a quello che nel 2012 ci portò alla vittoria, e naturalmente diverso da quello di due anni fa perchè in quell’occasione si era in coalizione. Che purtroppo, questa volta, non si è riuscita a stringere”.

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