Stazione Rescaldina, GN: "Vogliamo solo più sicurezza"

Matteo Malacrida di Gioventù Nazionale ribatte all'ex sindaco e capogruppo di maggioranza Michele Cattaneo

Stazione Rescaldina, GN: "Vogliamo solo più sicurezza"
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Stazione Rescaldina, Matteo Malacrida di Gioventù Nazionale ribatte all’ex sindaco e spiega il motivo della manifestazione in programma giovedì 29 agosto 2019.

Stazione Rescaldina, Malacrida replica

Matteo Malacrida, esponente di Gioventù Nazionale, (nella foto insieme all’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato) ribatte all’ex sindaco e oggi capogruppo di maggioranza Michele Cattaneo che era intervenuto chiedendo più impegno da parte di Regione Lombardia. Al centro della vicenda il tema della sicurezza della stazione, dove nei giorni scorsi è avvenuta una violenta lite.
“Cattaneo parla di ‘scarica-barile’ ma, spiace dirlo, a me pare che sia lui a giocare a questo vecchio gioco. Mi spiego meglio – esordisce Malacrida -. Nessuno – o quantomeno nessuno della mia parte politica – ha addossato all’Amministrazione la responsabilità della scarsa presenza di controllo da parte di PolFer (anche se, va detto, proprio l’Amministrazione dovrebbe essere chiamata a portare a chi di dovere determinate questioni di crisi) o di impiegati di Ferrovie Nord (soprassediamo sulla parte in cui si parla di ‘incremento del personale, delle pulizie’: non stiamo parlando di un orologio che non funziona o di mozziconi che non vengono raccolti, ma di un accoltellamento). So bene che non è competenza diretta dell’Amministrazione e non è questo ciò di cui ho parlato. All’Amministrazione, infatti, ho chiesto due cose: anzitutto che finalmente – dopo anni passati a parlare di ‘oasi felice’ – si faccia chiarezza di fronte ai cittadini su di una situazione di profonda crisi (e mi pare che lo si stia iniziando a fare, forse anche grazie alle numerose segnalazioni di politici locali e cittadini spaventati) e, in secondo luogo, che si prenda la responsabilità di garantire – in collaborazione con le Forze dell’Ordine, con la Prefettura e con la Regione – la sicurezza dei rescaldinesi e di chi viene a Rescaldina per prendere il treno attraverso un’operazione di costante sorveglianza nei pressi della Stazione, all’esterno, dove cioè è competenza del Comune.
E, spiace dirlo nuovamente – prosegue l’esponente del gruppo di estrema destra -, contare i comuni dell’Alto Milanese in cui vi sono situazioni simili e addirittura insistere sui colori politici di Ministri dell’Interno (mi sia concesso un appunto, che avrei piacevolmente evitato ma tant’è: invece di ribadire che l’attuale – ancora per poco, a quanto pare – è leghista, sarebbe il caso di ricordare anche che gli ultimi, quelli con cui cioè Cattaneo si sarebbe maggiormente confrontato quando era il nostro Sindaco, erano legati a Governi di centrosinistra) non fa bene a chi vuole semplicemente delle risposte da chi ha governato per cinque anni Rescaldina e dovrà farlo per altrettanti”

La manifestazione di protesta

“Peraltro – prosegue Malacrida -, ad organizzare il sit-in di giovedì non è stato, come purtroppo si legge, “Fratelli d’Italia e De Corato”, ma Gioventù Nazionale che – nella mia persona – ha ritenuto opportuno invitare l’europarlamentare Fidanza (FdI) e l’ass. regionale De Corato (FdI) proprio per mostrare alle Istituzioni il quadro di una condizione ormai sempre più fragile. E – parrà forse strano a Cattaneo – è proprio questo che vogliamo fare: non ricercare ‘visibilità (soprattutto – e qui cito – perché in Consiglio Comunale non ci sono neanche)’, ma informare e metterci in gioco affinché ai rescaldinesi siano date le risposte che vanno cercando da più di cinque anni.Per fortuna, le elezioni sono ancora lontane. Nessuno di noi ha bisogno di visibilità o di voti. Semplicemente, questo sì, abbiamo la necessità di sentirci sicuri. P.S.: Sorrido leggendo l’affermazione che chiude un intervento francamente rivedibile: ‘Più che sit-in, più che sedersi, occorre alzarsi, essere presenti…’.
‘Sit-in’ è un termine legato alla resistenza non-violenta, qualcosa che dovrebbe essere cara anche alla sinistra di Cattaneo, e giocare su un’ambiguità linguistica è sinceramente quanto di più inatteso. Se le sta così a cuore, comunque, le garantisco che saremo in piedi, a lottare per la nostra gente. Come sempre abbiamo fatto nella nostra storia”.

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